Un parco di divertimenti può essere il migliore (o il peggiore) investimento della tua vita. Tutto dipende dalla sua profittabilità.
Sei davvero sicuro di volerla lasciare al caso?
Quando si progetta un parco di divertimenti, ci sono un sacco di cose che non si possono lasciare al caso. Il dimensionamento, l’idea, la scelta delle attrazioni, le tempistiche, la sicurezza, sono tutte tematiche che vengono giustamente tenute in grande considerazione da investitori, progettisti e gestori.
La cosa che spesso si dimentica è che tutte queste tematiche basilari hanno un unico, imprescindibile obiettivo comune: la profittabilità del parco di divertimenti.
Il mio lavoro mi porta da anni a girare il mondo, e ho notato che quello che spesso manca è un approccio scientifico alla gestione dei flussi, ovvero di come le persone si muovono nel parco per soddisfare il loro bisogno di divertimento.
Ho approfondito questa tematica quando, in qualità di correlatore, ho partecipato alla predisposizione della tesi di laurea: “Analisi della rilevanza nei parchi di attrazioni mediante la teoria dei grafi”.
Da allora ho analizzato sempre più questo aspetto fino ad aver predisposto uno specifico software che permette di verificare in modo dinamico le scelte progettuali inerenti i flussi dei visitatori nel parco.
Riflettici per un secondo: qual è lo scopo di tutte le singole attività che vengono messe in opera per la realizzazione di un parco di divertimenti se non quello di rendere il parco un investimento profittevole?
Se vuoi saperne di più, richiedi la guida gratuita tramite il form che trovi qui di seguito:
